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Filiera Castanicola

La castanicoltura nel territorio Leader presente da sempre grazie al clima temperato. Le prime variet coltivate furono introdotte ai tempi della Magna Grecia e la massima diffusione della coltura si avuta nel periodo della Prima guerra mondiale. Negli anni 50 si registr per il declino, dovuto allo spopolamento della montagna verso le aree industriali del Nord e verso le fertili pianure dei litorali calabresi e alla comparsa di due fitopatie del castagno: il mal dellinchiostro e il cancro corticale. Negli ultimi anni si manifestano sintomi di ripresa, legati ad un interesse generale verso questa generosa coltura: si sta rivalutando sia il suo valore estetico nel paesaggio agrario sia la sua storia millenaria, intrecciata alla vita dei montanari che in qualche modo hanno tenuto vivo il territorio montano.
La raccolta delle castagne sempre stato uno dei punti fermi del calendario agricolo della Calabria e, in particolare, della provincia di Cosenza. Un tempo il frutto veniva consumato quasi esclusivamente dalle classi sociali meno abbienti, al punto da essere impiegato come alimento sostitutivo del pane. Ancora oggi, la presenza dei castagneti cos diffusa nel territorio cosentino da rappresentare una valida testimonianza locale su una economia rurale che in passato ha permesso a molte famiglie di vivere con questa attivit. La presenza di diverse imprese di carattere artigianale che, pur nel rispetto della tradizione, nel tempo hanno affinato le tecniche di lavorazione e di conservazione del prodotto, ha permesso di innalzare il livello qualitativo ed igienico-sanitario del prodotto. Ci ha consentito alla castagna di conquistare quote di mercato, sempre pi ampie, sia in Italia che allestero. Numerose sono le sagre organizzate nella provincia di Cosenza per celebrare la bont di questo tipico prodotto autunnale. Tra le tante ricordiamo le sagre che si tengono nei comuni del territorio in cui insiste il GAL Valle del Crati, ovvero Fagnano Castello, San Fili, San Benedetto Ullano e San Vincenzo La Costa. Degna di nota , inoltre, ladesione di Fagnano Castello allassociazione nazionale Citt del castagno, la cui finalit pi importante quella di tutelare e valorizzare la castagna vista come strumento di sviluppo eco-compatibile per quei paesi che da questo frutto del bosco traggono una fonte di ricchezza. Grazie al particolare utilizzo di metodiche di lavorazione tradizionali, le Castagne in questa area hanno conservato inalterata la loro rinomanza, legittimando loccupazione di un posto di tutto rilievo tra i prodotti tipici del territorio.
Le cultivar pi rappresentative sono: la nserta, apprezzata per le ottime caratteristiche organolettiche, la curcia, ottima per produrre castagne secche e bollite, la riggiola, che si presta bene ad alcune trasformazioni come la glassatura, ruvellise e marrone di San Donato.
Il Forum Filiera Castanicola prevede:

 - 3 incontri tematici riguardanti aspetti strategici della filiera:

  • La Castanicoltura in Calabria e le buone pratiche per una castanicoltura sostenibile;
  • I modelli colturali per una castanicoltura sostenibile e multifunzionale;
  • Aspetti tecnici delle pratiche colturali attuabili nei castagneti della Valle del Crati.

- 1 evento informativo itinerante in campo che consiste in sopralluoghi in diversi castagneti e in un confronto tra il Prof. Maltoni, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali dellUniversit di Firenze, gli esperti ARSAC ed i castanicoltori proprietari.

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