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Vivaio San Paolo di Spezzano Pina Carmela - C/da Campovile Bisignano (CS)

Misura 411.121 AMMODERNAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE


Azienda esemplare, attraverso tre bandi di selezione del GAL ha strutturato a lotti funzionali la filiera delle variet vegetali autoctone. Gli interventi hanno previsto la realizzazione di una serra fissa di circa 800 mq destinata alla sperimentazione e suddivisa equamente per la produzione di piantine da orto e di talee radicate di essenze arboree. Tutti gli interventi sono indirizzati al recupero e alla valorizzazione di variet autoctone vegetali, molte delle quali anche a rischio di scomparsa, oltre alla sperimentazione in ambito ortofrutticolo. La serra dotata di impianti di ombreggiamento, di fertirrigazione, irrigazione, nebulizzazione, riscaldamento, di bancali a struttura metallica con riscaldamento basale e delle attrezzature necessarie (cella frigorifera, ecc.). E stata inoltre realizzata una struttura per l'acclimatamento (ombraio di 900 mq) con impianto di nebulizzazione, cella di germinazione ed una linea di semina ad alta automazione.




 


L'azienda

Con un'estensione complessiva di 9,67 ha, lazienda ha un assetto colturale di tipo cerealicolo, olivicolo e orticolo. Nellambito dellordinamento orticolo, la produzione si avvale anche dellausilio di 4.600 mq di serre fisse. La collocazione allinterno della media Valle del Crati, tradizionalmente vocata alle produzioni ortofrutticole, lesperienza consolidata della famiglia Spezzano in questo ambito produttivo, le conoscenze specialistiche della giovane conduttrice in materia di coltivazioni in serra e la domanda crescente di variet autoctone e di prodotti orticoli e frutticoli di qualit, sono gli elementi alla base del successo dellazienda.




Il progetto cofinanziato dal GAL



Elementi da segnalare


Le motivazioni che hanno stimolato lazienda ad investire in questa direzione sono state dettate dal desiderio di emergere dallappiattimento del mercato globale, che impiega cultivar importate che tendono a sostituire le produzioni tipiche della zona, peraltro rinomate ed apprezzate per laltissima qualit e generalmente molto pi resistenti agli attacchi di parassiti e, dunque, pi facilmente adattabili alla coltivazione biologica. Lobiettivo perseguito stato quello di recuperare, e al contempo valorizzare, le variet autoctone (il peperone tondo di Bisignano, nelle due variet dolce e piccante; il peperone di Roggiano; la verza bianca gigante; ecc.), custodendone il germoplasma, in modo da perpetrarne la persistenza, attraverso la sua moltiplicazione in serra e la successiva distribuzione agli agricoltori dellarea. Ci preme segnalare  un importante risultato sul fronte della sperimentazione, che ha visto il coinvolgimento, oltre che del GAL Valle del Crati, anche di altri attori locali tra i quali: il Consorzio Fico Essiccato del Cosentino, lARSAC e lUniversit Magna Graecia di Reggio Calabria. Per quanto concerne i fichi, sono gi state realizzate: a) una sperimentazione sulla radicazione delle talee, condotta su circa 1800 talee di fico dottato e numerose talee di altre variet a rischio di estinzione quali: natalise, paglia, paradiso, citrulara, melanzana, minutella; b) il recupero, la moltiplicazione e la riproposizione sul mercato di alcune delle variet a rischio di estinzione; c) la messa a punto della migliore tecnica di radicazione e di concimazione per il raggiungimento degli standard commerciali di talee. Sono state condotte delle attivit similari anche per alcune variet orticole e per piante aromatiche locali




Galleria immagini: prima e dopo

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